Nel 1982, Giovanni Carminati, figlio di quel dirigente storico del ciclismo Bergamasco detto “Saco Bigio”, riallacciandosi al filo interrotto prima della guerra della Società di ginnastica “Irides”, rilancia l’attività dell’atletica giovanile. In collaborazione con Merighi Amedeo, Bertocchi Giuseppina, Boselli Giulio, Locatelli Giulia e Laura Bianchi, ripartono per questa nuova sezione.
Cinque educatori-istruttori che rispondono, con la loro attività e professionalità alla domanda: “Che uomo voglio far crescere attraverso lo sport?”
È proprio su questo passaggio che un bravo allenatore è chiamato in causa non più solo come semplice addestratore, preoccupato solo dei muscoli e dei risultati, ma come educatore capace di trasmettere valori, stile, comportamento, coerenza. Un bravo allenatore non accetta di fare di ogni sconfitta un dramma; insegna che non è aggirando l’ostacolo che si può ottenere la vittoria; gestisce qualità diverse per il bene della squadra; rispetta per primo la regola; riconosce la bravura dell’avversario, apprezza anche tutto ciò che non è sport… Lui, l’allenatore deve: sapere (conoscere i valori che arricchiscono una vita), saper fare (possedere una padronanza capace di applicarli nella vita), per saper essere sono anche i tre pilastri dell’educazione dell’educazione che portano un ragazzo a comprendere come vivere in modo giusto e responsabile, membro di una famiglia e di una comunità, capace di un pensiero autonomo e critico, per poter decidere da solo ciò che è giusto fare nelle diverse circostanze della vita. In questo senso, allora, possiamo affermare che lo sport è educativo. Non perché non si vuole vincere, ma perché si vuole crescere verso un uomo maturo e riuscito. Educare è portare a maturità un uomo perché possa prendere posizione nella vita e perché, ogni persona impegnata nell’attività sportiva, soprattutto gli allenatori, diventano veri educatori o veri life-coach, cioè allenatore alla vita: capace di far crescere un ragazzo. Ricordare tutti gli Atleti/e che hanno iniziato la loro carriera a Bergamo è impossibile. Ne citiamo alcuni Walma De Angeli, Amos Rota, Elena Scarpellini, Micol Cattaneo, Raffaella Lamera, Marta Milani, Michele Oberti, Andrea Oliverio, atlete/i che nel proseguo della loro carriera hanno conquistato Titoli Italiani ed indossato la maglia azzurra. Fermiamoci ad Andrea Oliverio atleta che con i colori dell’Olimpia ha conquistato, Clusone 1999, il Titolo Italiano Allievi nei mt. 100 con il tempo di 10.94. Il sogno… continua, 70° U.S. Olimpia asd |
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